Vacanze spirituali in
Italia:come e perchè isolarsi dal mondo
Luoghi di spiritualità, eremi laici, centri di yoga e meditazione
orientale. In Toscana, Umbria e
Marche l’accoglienza ispirata alla meditazione
e al silenzio è diventata un patrimonio e uno stile di vita.
Né squilli del telefono, né internet o notifiche di e-mail, quindi,
disturbano la quiete di chi desidera ritirarsi in questi luoghi per
riposare, riflettere, trovare la pace e cercare risposte alle
grandi domande: chi siamo, dove andiamo, da dove veniamo.
Complice l’emergenza sanitaria, negli ultimi anni
molti hanno scelto di trascorrere le proprie vacanze
rimanendo in Italia.
In generale si scelgono, per le
vacanze in Italia,
vacanze statiche, nelle quali si rimane nello stesso luogo
per tutto il tempo di villeggiatura.
Vacanze in Italia:
la
via Francigena
come fare lo
zaino
via francigena a piedi consigli
Quanto devono essere lunghe le tappe?
Al momento di programmare il cammino, due sono gli aspetti
da valutare: il livello di allenamento e la voglia o meno di
visitare i borghi che si incontrano lungo il percorso. Il
nostro gruppo era piuttosto allenato, e così abbiamo optato
per una tabella di marcia che prevedeva di coprire 25-30 km
giornalieri. Tutto bene per la prima settimana. Gli ultimi
giorni – anche a causa dell’effetto accumulo – sono stati un
po’ faticosi. E sono spuntate le prime vesciche sui piedi.
Che media si riesce a tenere quando si cammina sulla Via
Francigena? Sicuramente non quella a cui siamo abituati
quando camminiamo in città o nei parchi urbani. Tra salite,
discese, soste acqua, pipì, fotografie… alla fine per
coprire 30 km ci vuole una giornata intera. E quando si
arriva alla meta, non c’è nè il tempo nè la voglia per
dedicarsi alle visite turistiche.
Quindi se l’obiettivo non è solo quello di godersi i
panorami, ma anche di visitare chiese e pievi, meglio non
superare i 15 km giornalieri. Si avrà così il tempo di fare
una doccia, rilassarsi e fare anche una passeggiata nei
borghi medievali attraversati dal percorso.
Via Francigena a piedi consigli
Radicofani.
Segnaletica e manutenzione sentieri
Molti mi hanno chiesto: ma dove si cammina lungo la
Francigena? La bella sorpresa è che il percorso è per la
maggior parte su sterrato: sentieri e strade bianche che a
tratti corrono paralleli alle provinciali, a tratti se ne
distaccano tagliando per campi e boschi. Il problema è la
segnaletica, che non sempre è adeguata (soprattutto nella
parte del Lazio). Va bene, noi abbiamo fatto il cammino
contromano e quindi la cosa è risultata ancora più
difficile. Ma solo una volta arrivati in Toscana abbiamo
cominciato a raccapezzarci davvero.
Meglio scaricare sullo Smartphone le mappe del percorso
prima di partire. E in caso di dubbio, chiedere. C’è sempre
qualcuno che passa di lì o abita nei casolari lungo la
strada.
Anche per quanto riguarda la manutenzione dei sentieri, la
Toscana vince sul Lazio. Nella tratta da Sutri a Vetralla,
ci siamo addirittura trovati a dover guadare due torrenti,
perchè i ponticelli che li attraversavano erano crollati.
Per non parlare dei rifiuti abbandonati lungo la strada:
bottiglie di plastica, sacchetti di spazzatura, parti di
automobile che ci hanno accompagnato fino a Viterbo.
via francigena a piedi consigli
Un panorama in Val d’Orcia.
Cosa mettere nello zaino
Uno degli argomenti più dibattuti dal nostro gruppo prima
della partenza, è stato cosa mettere nello zaino per
affrontare un cammino di quasi 300 km a piedi. Il meno
possibile, ovviamente. Anche perché gli indumenti possono
essere lavati lungo la strada. Non solo a mano, ma anche
nelle numerose lavanderie a gettone che si trovano in ogni
paesino. Con una spesa di pochi euro, si può lavare e
asciugare tutto (scarpe comprese).
Bastano quindi due o tre T-shirt; un paio di calzoni lunghi
da trekking e un paio di calzoni corti; una felpa pesante;
un poncho impermeabile (sotto cui riparare anche lo zaino in
caso di pioggia); un paio di scarpe da cammino e un altro da
riposo; ciabatte di gomma per non prendere micosi ai piedi
quando si fa la doccia; crema da sole; un accappatoio in
microfibra (leggero e poco ingombrante); una borraccia per
l’acqua; qualche barretta da tenere con sè in caso di
emergenza se non si trovano rifornimenti; il sacco lenzuolo
da usare quando l’alloggio non mette a disposizione
biancheria da letto; un cappellino; salviette umide; un
coltellino; la borsa da toelette.
infiniti consigli per una vacanza
fuori dagli schemi