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Un consiglio per chi volesse intraprendere la carriera di autostoppista

Sonia
2019-09-08 08:37:55
Se uno ha voglia di fare l’autostop, consiglio di iniziare dall’autostop di campagna. Prendi un treno o un pullman che ti porti in qualche cittadina remota dell’Italia centrale, magari in collina. Arrivato alla stazione, fatti un pezzo a piedi finché non arrivi al limitare del villaggio. Lì, tròvati uno spiazzo all’ombra di qualche pino o cipresso. Deve essere una zona ben visibile a chi arriva in macchina, in modo che l’autista abbia il tempo di decidere se prenderti su o no. Ricordati di portarti dietro cibo e acqua, potresti dover aspettare per delle ore. E non ti dimenticare una cartina dettagliata della zona, ma a volte non serve neanche, soprattutto se non ti interessa andare in un posto particolare. Meglio se ti fai portare dove ti portano loro, il resto viene da se.Fare l’autostop è sicuramente più pericoloso che stare a casa a guardare la televisione, ma meno che paracadutarsi da un aereo. Diciamo che è un po’ come andare in macchina, solo che non guidi tu e quindi non hai il pieno controllo della situazione. Se poi però ti metti a lato della strada al buio, allora può diventare abbastanza pericoloso, se non altro perché le macchine non ti vedono. In genere ci sono delle semplici regole di buon senso da seguire per evitare pericoli. Io ho avuto solo un paio di esperienze non belle, ma non direi pericolose. Sicuramente una ragazza da sola, purtroppo, credo che potrebbe correre qualche rischio in più rispetto a uno o due ragazzi. Io ho avuto davvero paura solo poche volte. Una volta, per esempio, con un norvegese che andava a cento all’ora per le strade tortuose di Norvegia, forse mi voleva solo spaventare. E ci è riuscito benissimo.
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Le avventure in autostop

Sonia
2019-09-08 08:34:19
Viaggiare in autostop è la libertà data dal senso dell’imprevisto che si assapora mentre aspetti il tuo passaggio, sapendo che, se tutto va bene, entro qualche minuto, a volte qualche ora, sarai lì a parlare con persone che non conoscevi e che non avresti mai conosciuto. E con cui spesso alla fine si può fare amicizia. La libertà è data dal fatto che sei tu solo col tuo zaino, per strada, non ti serve una macchina o un treno e dei soldi, basta l’aiuto di qualcuno che ti dà un passaggio e puoi arrivare dove vuoi. Inoltre, spesso capita di aspettare in luoghi molto belli, in cui non è un grosso problema rimanere per ore e ore. Questo è vero soprattutto nell’autostop di campagna, che è ben diverso da quello di città. Nell’autostop di campagna passano poche macchine, stai seduto all’ombra di un albero e guardi il paesaggio. Ogni tanto passa una macchina, ti prende, non ti prende, non ha molta importanza, tanto prima o poi qualcuno ti prende. Sembrerà strano, ma meno macchine passano, e più è facile che ti prendano su. Invece nell’autostop di città senti lo stress degli autisti, respiri smog, guardi il paesaggio urbano che non è cosi rilassante come quello di campagna.
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