1. Urbino: città
UNESCO e patria di Raffaello
Urbino è un emblema del Rinascimento
italiano e dal 1998 il suo centro
storico è patrimonio dell’umanità UNESCO .
Il Palazzo Ducale è la reggia dove dimorò
Federico da Montefeltro, definito “Palazzo in
forma di città” da Baldassarre Castiglione
con i suoi torricini che spiccano verso
il cielo. Oggi è la sede
della Galleria Nazionale delle Marche che ospita
una delle più belle ed importanti collezioni
d’arte del Rinascimento italiano con opere di
Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello,
Tiziano e Melozzo da Forlì. Ad Urbino
nacque Raffaello Sanzio e qui potrete
visitare la Casa Museo dove
visse il celebre pittore. Sono così tante le
cose che potrete vivere ed ammirare ad Urbino,
2. Gradara: il castello di Paolo e
Francesca
Il Castello di Gradara ed il suo borgo
fortificato rappresentano una delle strutture
medioevali meglio conservate d’Italia.
La Rocca, posta su una collina a 142 metri sul
livello del mare, è conosciuta per la storia
d’amore di Paolo Malatesta e Francesca da
Rimini , resa immortale dai versi del Canto V
dell’Inferno di Dante. Il
mastio, il torrione principale, si innalza per
30 metri, dominando l’intera vallata.
Gradara
vi fornirà da subito un forte impatto
scenografico grazie alle sue due
cinte murarie e all’ottimo stato di
conservazione del castello, arredato con mobili
del ‘400 e ‘500. Attorno alla fortezza si
può percorrere il Sentiero
degli innamorati che cinge la
collina, da cui si può ammirare un incantevole
paesaggio.
Nel contesto della Rocca medievale sorge
anche Il Parco Ornitologico – Centro di
Falconeria “Il Teatro dell’Aria” , un
parco di educazione ambientale interamente
dedicato all’arte della falconeria. Qui si
possono ammirare dimostrazioni di esemplari di
rapaci in volo – falchi, avvoltoi, nibbi,
aquile, civette, gufi, astori e poiane – e
assistere a spettacoli emozionanti con i
rapaci.
3. Pesaro: la città di Rossini da
vivere in bici
Uno dei simboli della città è la suggestiva
scultura contemporanea, la “Palla” di
Pomodoro” , una sfera di bronzo
realizzata nel 1998 dallo scultore Arnaldo
Pomodoro che si trova antistante il mare. Sono
sette i chilometri di spiaggia sabbiosa
tra litorale attrezzato e libero e più di 100 le
strutture di accoglienza turistica, con
un’attenzione particolare alle famiglie e ai
bambini. Svariate sono le piste
ciclabili : unica nel suo genere è la
Bicipolitana, un itinerario riservato ai bikers
e collega diverse zone della città.
Ma Pesaro non è solo mare. Pesaro è infatti
la città della musica grazie al
suo più illustre concittadino Giochino
Rossini che qui nacque e vi rimase
molto legato tanto da lasciare, alla sua morte,
una somma per istituire il Conservatorio
Rossini, una delle scuole di musica più
prestigiose d’Italia.
4. Monastero di Fonte Avellana
Una tappa ideale per meditare e immergervi
nella natura è sicuramente il monastero di Fonte
Avellana ricordato anche da Dante nell’XXI
Canto del Paradiso . Questo antico eremo
nascosto tra le colline e le montagne si trova
ai piedi del Monte Catria
racchiuso in una conca avvolta da ampie
faggete. Entrando nei suoi spazi potrete
visitare lo scriptorium risalente
al XIII secolo, dove gli amanuensi ricopiavano
gli antichi manoscritti arricchendoli di
artistiche miniature.
5. Riviera del Conero: spiagge
sorprendenti
Dal porto della città di Ancona si giunge
sino a quello di Numana è chiamato Riviera del
Conero. Mare cristallino, spiagge sorprendenti
sovrastate dal Monte Conero, un panettone verde
argenteo che sprofonda nel blu del mare, ricco
di insenature e piccole spiagge, rocciose o
sassose, tutte Bandiera Blu. La Spiaggia
delle Due Sorelle di Sirolo è l’emblema della
Riviera del Conero , un luogo magico che
prende il nome dai due scogli gemelli che
emergono dal mare.
Spiaggia delle Due Sorelle è i mmersa
nel Parco Regionale Naturale del Monte Conero,
certificato con la Carta Europea del Turismo
sostenibile,
la Riviera è uno dei
simboli più noti della bellezza naturale
luminosa che guarda a Est del Mare Adriatico,
patria del produzione del vino Rosso Conero,
costellata da borghi suggestivi che vantano
storie greche, picene e romane come
Sirolo e
Numana , da baie spettacolari
come quella di
Portonovo e
comprende luoghi di interesse naturalistico,
città d’arte, musei, rocche, fortezze e
complessi religiosi.
6. Fabriano: la
città della carta
Quando dici Fabriano, città Creativa
UNESCO , dici Città della Carta ,
delle Cartiere che oggi producono principalmente
carta da banconote ma che una volta era famosa
per i fogli da disegno F4. Nel Museo
della Carta e della Filigrana , visitato
da migliaia di turisti ogni anno, è possibile
percorrere il viaggio storico della
carta, partendo dalla fabbricazione a mano della
carta fino ad arrivare all’esposizione delle
filigrane .
A Fabriano, immersa nel verde del Parco e
delle montagne che la circondano, sono tante le
cose che potrete fare: come visitare un museo
molto curioso, quello dei mestieri in bicicletta
e anche quello del pianoforte, fino alla magia,
ad appena dieci minuti di macchina, delle
vicine Grotte di Frasassi. Non potete lasciare
Fabriano senza aver assaggiato il rinomato salame
di Fabriano , tipico salame coi lardelli
marchigiano, Presidio Slow Food e promosso dal
Consorzio di Produzione e Tutela.
7. Loreto: culla della spiritualità
marchigiana
Loreto rappresenta il cuore della
spiritualità marchigiana e deve la sua fama al
Santuario, che ospita la celebre
reliquia della Santa Casa di Nazaret dove,
secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e
visse e dove ricevette l’annuncio della nascita
miracolosa di Gesù . Un ricco e sontuoso
recinto marmoreo riveste la Santa Casa e fu
progettato dal Bramante.
Il santuario di Loreto è un bellissimo
esempio di basilica fortezza ,
caratterizzata da camminamenti di ronda,
torrioni, corpi di guardia e sistemi difensivi
piombanti. È bellissimo percorrere i
camminamenti dai quali si può ammirare la
dolcezza della campagna marchigiana e
godere di un panorama meraviglioso che spazia
dai “monti azzurri” al mare!
8. Grotte di Frasassi :
nelle viscere della terra
Le Grotte di Frasassi sono uno dei
complessi ipogei più grandi d’Europa
che si trovano all’interno del Parco
naturale regionale della Gola della Rossa e di
Frasassi dove è possibile
ammirare delle sculture naturali formatesi ad
opera di stratificazioni calcaree nel corso di
190 milioni di anni grazie all’opera dell’acqua
e della roccia.
Alberto Angela e il suo programma Meraviglie la Penisola dei Tesori
ha fatto tappa alle Grotte di Frasassi
Le forme e le dimensioni di queste opere
naturali hanno stimolato la fantasia degli
speleologi che le hanno “battezzate” in
maniera curiosa. La scoperta delle Grotte di Frasassi
risale al 25 settembre 1971 ad opera del gruppo
speleologico del CAI di Ancona. La visita della
grotta ha una durata di 70 minuti. I gruppi sono
accompagnati da guide professionali fornite dal
Consorzio Frasassi. Il percorso è lungo
1.500 metri; è ben attrezzato e facilmente
accessibile. La temperatura interna è di 14 °C
costanti.
9. Jesi, dove nacque Federico II di
Svevia
Jesi è uno scrigno di storia, arte, cultura in
mezzo alle colline, a metà strada tra il mare e
la montagna. Le sue origini sono antiche: da
colonia romana nel 247 a.C, ha visto
nascere Federico II di Svevia nel 1194 e il
compositore Giovanni Pergolesi nel 1710.
Jesi è circondata da una cinta muraria fra le meglio
conservate della regione, con sei porte,
torrioni e cortine coronate da beccatelli, ha
il titolo di “Città esemplare”
Unesco per la capacità di preservare un
patrimonio secolare architettonico,
artistico e culturale altamente suggestivo. È
in Piazza Federico II, l’area dell’antico foro
romano, che nacque l’imperatore Federico II di
Svevia il 26 dicembre 1194. Qui oggi c’è
l’interattivo
Museo Stupor Mundi ,
primo grande museo a lui dedicato, che riprende
l’appellativo con cui veniva chiamato
l’imperatore dai suoi contemporanei per
affermare la sua inesauribile curiosità
intellettuale.
10. Ancona: la città che nasce dal
mare
Ancona sorge sulla sommità del Colle
Guasco , in una posizione
scenografica da cui domina terra e mare .
Suggestivi scorci cattureranno la vostra
attenzione: dal fronte del Porto, all’Anfiteatro
romano fino al promontorio su cui svetta il
Duomo di San Ciriaco per arrivare al suo
incantevole centro storico. Tra i simboli di
Ancona troviamo l’Arco di Traiano ,
un Arco romano eretto nel I sec. d.c e la
Mole Vanvitelliana , splendida
isola artificiale a pianta pentagonale
all’interno del porto, costruito su progetto
dell’architetto papale Luigi Vanvitelli, oggi
sede di interessanti mostre di arte e
fotografia, e del Museo Omero ,
un museo senza barriere, unico al mondo.
La città possiede varie spiagge, sia di costa
alta che di costa bassa. Tra le prime, la più
centrale è quella del Passetto ,
con grandi scogli bianchi, tra i quali la
Seggiola del Papa e lo scoglio del
Quadrato . Prima di lasciare la città
non dimenticate di assaggiare lo
stoccafisso all’anconetana e il mosciolo
selvatico di Portonovo , presidio Slow
Food, una cozza che si riproduce naturalmente e
vive attaccata agli scogli sommersi della costa
del Conero.
11. Recanati : la patria di
Giacomo Leopardi
Recanati, in questo splendido borgo nacquero
Giacomo Leopardi , uno dei più
grandi poeti italiani della letteratura italiana
e Beniamino Gigli , noto
cantante lirico. Situata al centro della Regione
Marche, in una posizione strategica, tra costa e
l’entroterra, Recanati è la tipica città balcone
per l’ampio panorama che vi si scorge.
Vi consigliamo di perdervi alla
scoperta dei luoghi leopardiani come la
piazzetta Sabato del Villaggio ,
su cui si affacciano il settecentesco Palazzo
Leopardi , casa natale del poeta, che
custodisce la preziosa Biblioteca
contenente oltre 20.000 volumi e la
“Casa di Silvia ; il “Colle
dell’Infinito” , la sommità del
Monte Tabor e la “Torre del
Passero Solitario” , ubicata nel cortile
del chiostro di Sant’Agostino.
12. Macerata: la città dello
Sferisterio
Città dalle mille anime, vivace perché sede
di una fra le università più antiche al mondo ma
capace di preservare uno stile di vita
tradizionale e genuino perché dolcemente
accoccolata e protetta dalle splendide colline
marchigiane. Uno dei monumenti più
rappresentativi è l’Arena Sferisterio di
Ireneo Aleandri, splendido esempio di
architettura neoclassica che ospita ogni estate
una prestigiosa stagione lirica, il
Macerata Opera Festival .
Nel cuore della città sorge il settecentesco Palazzo
Buonaccorsi con la meravigliosa
sala dell’Eneide che vi rimarrà
impressa negli occhi e nel cuore. Qui c’è la
sede delle raccolte di arte antica e moderna e
del museo della carrozza, un curioso museo che
vi porterà a spasso nel tempo.
13. L’abbazia di Fiastra: un paradiso
immerso nella natura
L’abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di
Fiastra costituisce uno dei monumenti più
pregevoli e meglio conservati in Italia
dell’architettura cistercense e rappresenta la più
alta testimonianza della presenza dei
Cistercensi nelle Marche .
A lato dell’edificio sorge il monastero che
racchiude il grande chiostro in
laterizio con bassi pilastri, archi ribassati e
copertura a capriate. Oggi l’abbazia è inclusa
nella Riserva naturale omonima che abbraccia un
territorio di 1.800 ettari : un
territorio ricco di campi coltivati, di
vegetazione e di fauna protetta, con due corsi
d’acqua e un lago. Qui potrete trascorrere
tranquille giornate a contatto con la natura.
14. Lame Rosse: il Grand Canyon delle
Marche
Sembra di essere su Marte o sul Grand Canyon
del Colorado, ma siamo nelle Marche, alle Lame
Rosse, uno dei luoghi più conosciuti e
affascinanti dei Monti Sibillini !
Montagne e calanchi che fanno parte del
massiccio dei monti Sibillini che potrete
ammirare attraverso un’escursione che
parte dal Lago di Fiastra. Sono
formazioni a forma di pinnacoli e torri
costituite da ghiaia tenuta insieme da argilla e
limi, formatesi grazie all’erosione di agenti
atmosferici. L’itinerario, andata e
ritorno sullo stesso sentiero, è lungo 7
chilometri e il dislivello è di 200 metri ,
quindi adatto alla maggior parte delle persone e
si cammina dapprima su una strada sterrata e
successivamente quasi sempre all’ombra
all’interno di una lecceta, dove la strada
diventa un piacevole sentiero.
15. Sibillini: il regno del mistero
e della magia
Nel cuore dell’Italia, tra le Marche e
l’Umbria, si ergono imponenti i Monti
Sibillini , con oltre venti
vette che superano i duemila metri fino
a raggiungere i 2.476 m. con il Monte
Vettore .
In queste terre magiche e selvagge aleggiano
i ricordi di antichi riti medievali e si
tramandano suggestive leggende . Le più
famose sono quelle della Sibilla, illustre
profetessa che viveva in una grotta situata
sull’omonimo monte e quella di Pilato, secondo
la quale il corpo del famoso procuratore romano,
fu trascinato da alcuni bufali nelle acque
rosseggianti del “demoniaco” lago sito nell’alta
incisione valliva che attraversa
longitudinalmente il massiccio del Monte
Vettore.
Nel Lago di Pilato , l’unico
di origine naturale delle Marche, vive il
piccolo e raro chirocefalo del Marchesoni dalla
vivace colorazione rossastra. Romantico e
idilliaco, definito anche Lago con gli
occhiali per la sua forma particolare.
Sentieri escursionistici, passeggiate a
cavallo e in mountain bike, voli in deltaplano o
in parapendio, arrampicate sulla roccia e
ghiaccio, stazioni sciistiche, visite ai centri
storici e ai musei disseminati nei Comuni del
Parco sono solo alcuni dei modi di vivere il
Parco. Non mancano poi i percorsi da seguire per
degustare le prelibatezze che il parco offre.
16. Ascoli Piceno: la città di
travertino
Piazza del Popolo è considerata una
delle piazze più belle d’Italia. Di
forma rettangolare è delimitata dalla poderosa
facciata del Palazzo dei Capitani ,
lo storico Caffè Meletti di
gusto liberty e dalle gotiche forme della
Chiesa di San Francesco , al
quale è addossata la Loggia dei Mercanti.
L’oliva ascolana è il piatto
di street food che più rappresenta questa città,
noto e apprezzato in tutto il mondo. Vi
consigliamo di assaggiarne un bel cartoccio,
magari passeggiando per le antiche rue del
centro storico, costruito quasi interamente in
travertino. Altra chicca assolutamente da
provare è l’anisetta, un liquore a base di anice
verde, tipica di questa zona, sorseggiandolo
seduti al Caffè Meletti, nel salotto della
città.
17. San Benedetto del Tronto: il cuore della
Riviera delle Palme
In ogni momento e in ogni stagione tutte le
scuse sono buone per fare un giro a San
Benedetto del Tronto , incantevole
cittadina dalla forte tradizione
marinara in provincia di Ascoli Piceno,
cuore pulsante della Riviera delle Palme .
Se volete deliziare il vostro palato con ricette
della tradizione culinaria marinara siete nel
posto giusto. San Benedetto è infatti la patria
del “Brodetto alla sambenedettese” , una
zuppa di pesce che si differenzia dalle altre
ricette per l’aggiunta di peperoni e aceto. È
unica nel suo genere ed esiste “da quando
esistono i pescatori”. Assaggiarla vi farà fare
un tuffo indietro nel tempo…
18. Fermo: il mondo in una stanza
Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici
del Colle Sàbulo (319 m s.l.m.) e il suo centro
storico è rimasto quasi intatto nei secoli con
il suo splendido aspetto medioevale. Il cuore
della città è la rinascimentale Piazza
del Popolo , dove si trova il
cinquecentesco Palazzo dei Priori ,
che ospita la Pinacoteca Civica e la Sala
del Mappamondo , fulcro della Biblioteca
Civica “Romolo Spezioli”. Il mappamondo
manoscritto del 1713 è un’opera dell’abate
Moroncelli rivestita in carta di Fabriano.
Vale il viaggio una visita alle splendide
Cisterne romane , un’opera
edilizia ipogea di età augustea (40 d.C.), della
superficie di circa 2.000 metri quadrati divise
in 30 camere poste su 3 file parallele,
realizzate allo scopo di accumulare acqua.
19. Ancona da riscoprire:
Partiamo dal capoluogo, e lo facciamo proprio
perché pur essendo la città amministrativamente
più importante, non ha mai avuto particolare
allure turistica. E invece Ancona non è solo un
porto industriale fra i più importanti del
Mediterraneo, è anche una cittadina
sorprendentemente bella. Sapevate, per esempio,
che è l’unica città in Italia dove, per la sua
particolare conformazione a gomito, il sole
sorge e tramonta sul mare? Molto suggestivi sono
poi il Lazzaretto, una fortezza pentagonale sul
mare oggi diventata spazio espositivo, e l’Arco
romano, anch’esso affacciato sull’Adriatico. E
poi Ancona ha una spiaggia nel centro storico e
una pinacoteca tutta da scoprire. Insomma, va
riscoperta
20. Immergersi nella Gola del Furlo e
vedere le Marmitte dei Giganti
Arrivare nelle Marche e perdersi lungo la Via
Flaminia, l’antica via aperta nel 220 a.C. che
portava da Roma a Rimini, nella parte che
costeggia il fiume Candigliano, è una delle cose
che ti consiglio di fare. Qui si trova
l’affascinante Gola del Furlo.
Tra Acqualagna e Fermignano la Gola del Furlo
appare come una valle pittoresca e suggestiva,
formatasi in seguito a fenomeni erosivi tra i
monti Pietralata e Paganuccio. Qui il fiume
Candigliano si insinua tra strettissime gole sui
cui picchi nidificano rapaci come l’Aquila
Reale.
Al fianco della strada anche un percorso
pedonale attraverso la quale è possibile godersi
la zona passeggiando, magari nelle ore serali o
nelle prime ore del mattino evitando il sole
cocente. Lungo il corso del fiume si trova anche
un vasto parco verde dove fermarsi per un picnic
o provare il percorso avventura.
Da non perdere una visita anche alle Marmitte
dei Giganti. Le Marmitte dei Giganti è il nome
dato al piccolo canyon che si vede affacciandosi
dal ponte di Diocleziano (o ponte dei Saltelli).
Per vedere questo spettacolo naturale basta
arrivare nella zona di Fossombrone ed ammirare
la profonda forra, un piccolo canyon.
Le Marmitte dei Giganti presentano ripide pareti
verticali per un’altezza massima di 30 mt sopra
il livello del fiume e di 17,50 mt sotto. La
larghezza massima tra le due sponde è di 13,20
mt, quella minima di poco più di un metro. Il
canyon si presenta come una spaccatura della
crosta terrestre che mette a nudo una storia
geologica di ben 140 milioni di anni.
L’ideale sarebbe partecipare ad un’escursione
con canoa o kayak e avventurarsi nel
meraviglioso scenario naturale delle Marmitte
dei Giganti.